Rintracciare nella forma di un oggetto l’umanità della sua funzione, ecco cosa vuol dire amare il design, e dunque vedere, sentire la bellezza di oggetti che materializzano l’aspirazione a un rapporto ideale tra noi, il nostro corpo e il mondo.
Il design è l’anima delle cose, la lingua, il segno, il codice, il segreto che conferisce forma e identità sia ad oggetti antichissimi, perfetti ed elementari – come la ruota, la ciotola, il vaso – che ad oggetti tecnologici e complessi come i nostri devices elettronici o le nostre automobili.
Il vero design è sempre singolare, unico, specifico; ma è anche sempre plurale, connettivo, ricco di rimandi, è sempre MULTIdesign.
MULTIdesign è una società di nuova costituzione, nata dalle competenze sviluppate in ambito MULTI nel corso di un decennio di consulenze e collaborazioni a progetti e iniziative attinenti il mondo del design.
MULTIdesign offre servizi di gestione di processo (dal pensiero progettuale al mercato, dal designer al cliente) a professionisti, società/aziende e marchi nel settore design.
MULTIdesign nasce da suggestioni, incontri, progetti sviluppati nel corso degli anni.
Ma prima ancora, anni Novanta, ancora studentessa, c’è stato il momento della fascinazione, della comprensione, con l’illuminazione e la comprensione di cosa sia il design: per me è stato l’incontro con Bruno Rota, designer e maestro di stile. Attraverso i suoi progetti e il suo studio, ho vissuto la scoperta di un mondo dove ogni cosa è bella e significativa, autentica e inedita.
Di Bruno Rota voglio citare i contenitori per Lactis (in produzione da più di 35 anni!) e i Cromi esposti a DimoreDesign.
Il primo atto, il primo gesto MULTI a proposito del design risale invece al 2007: su una rivista vedo il prototipo di un oggetto/concept che la Triennale di Milano ha inserito nella collezione permanente del Museo del Design. Si tratta di una concept-bike mono ruota di nome Ciclò disegnata da Luca Schieppati. Ma è l’evoluzione del progetto, che mi cattura e mi accende a partire da questa intuizione, cavalcare la ruota, così nitida, elementare, pulita.
Con pochi segni – la sella, i pedali, due piccole antenne da chiocciola che servono da manubrio – la funzione “cavalcare la ruota” si risolve in una forma di eleganza assoluta. Me ne innamoro a prima vista e per sempre. “Sto cercando chi sia in grado di produrla” dichiara il designer, e accenna alla tecnologia del carbonio. Pochi minuti dopo avevo fatto due telefonate, e combinato un incontro con il designer e con la titolare di Lamiflex, un’azienda hi-tech di mia conoscenza specializzata nella lavorazione del carbonio. Ciclotte nasce così, da un entusiasmo immediato per un progetto sperimentale da tramutare in un progetto industriale e quindi commerciale.
MULTIdesign è il tessuto connettivo del sistema. Un progetto di successo è frutto di una catena di lavoro che comprende 9 fasi specifiche suddivise in 3 macro processi:
2. idea
concept
segno
3. progettazione
ricerca
design
5. produzione
tecnologie
fornitori
assemblaggio
6. logistica
magazzinaggio
trasporto
consegna
8. promozione
eventi
fiere
pr
9. distribuzione
rete vendite
canali di vendita
Progetti
Un’azienda unica nel suo genere, un nome con una storia incredibile, dalle potenzialità straordinarie. Parliamo di una lavorazione, di una tecnologia antichissima, la forgiatura, che si è tramandata a noi direttamente dal Medioevo.
Di generazione in generazione, la tradizione della forgiatura giunge sino ai nostri tempi, quando assume la denominazione di Fabbriche Falci Riunite di Dronero (siamo negli anni Venti del Novecento), oggi semplicemente Falci. Questa azienda è sopravvissuta agli anni del boom economico e dell’industrializzazione globale ed oggi, entrata a far parte del GruppoCalvi (holding italiana specializzata nella lavorazione dell’acciaio) ha saputo riproporsi in ottica green economy per nuove nicchie di mercato.
Nel quadro della diversificazione produttiva per la valorizzazione del proprio know-how, nasce Falci Design, centro ricerche per la progettazione e la produzione di oggetti di design forgiato. Designer come Franco Raggi, Giulio Iacchetti, Matteo Ragni, Marie Christine Dorner e Marco Zanuso jr, sotto il coordinamento di Jean Blanchaert, hanno disegnato oggetti forgiati per nuove linee di prodotto: attrezzi da giardino, da camino e complementi d’arredo.
Un percorso di ricerca globale e di progetto che sin dai suoi primi passi promette di aprire nuovi orizzonti a questo presidio di cultura tecnica rappresentato dai maestri forgiatori di Dronero.
Progetti
Nel 2011, mentre Ciclotte muoveva i primi passi, mentre con Francesco Vitali ci chiediamo come valorizzare il Tour delle Dimore Storiche – iniziativa avviata alcuni anni prima con il supporto del conte Moroni – nasce l’idea, il nome, l’evento DimoreDesign. Un concept molto chiaro, provocatorio: invitare noti designer a creare allestimenti temporanei nei saloni dei palazzi nobili della città. Una sfida che nel corso delle diverse edizioni ha coinvolto oltre 30 designer di chiara fama, dagli emergenti ai grandi maestri. In questi anni abbiamo portato a DimoreDesign e presentato al pubblico designer come Aldo Cibic, Riccardo Dalisi, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Denis Santachiara, Marc Sadler, Paola Navone.
Parallelamente alla conquista del favore dei designer e dell’apprezzamento del pubblico, gratificato dalla possibilità di poter in simultanea visitare le dimore storiche e incontrare le opere e i protagonisti del mondo del design, DimoreDesign, con questa sua identità molto specifica di iniziativa a finalità culturale – non commerciale/promozionale – ha dato vita a un cartello molto affiatato di sponsor istituzionali, main sponsor e partner tecnici e a collaborazioni proficue con curatori come Giacinto di Pietrantonio, galleristi come Jean Blancheart ed istituti prestigiosi come La Triennale e l’Istituto Europeo del Design. Oggi DimoreDesign non è più un evento sperimentale, ma un format di successo per la valorizzazione del patrimonio storico attraverso l’incontro con la cultura contemporanea espressa dal design. La formula DimoreDesign ha superato la fase della ricerca&sviluppo ed è matura per essere adottata da altre città d’arte.
Progetti
Il debutto di Ciclotte sul mercato avviene nel 2010. Una fitness bike di puro design, un prodotto senza competitor che in breve diventa un must pluripremiato a livello internazionale. Presentata da Philippe Daverio alla Triennale, Ciclotte è da subito uno status symbol pubblicato, esibito e desiderato dal target esclusivo HMWI. Grandi produzioni cinematografiche, grandi mitologie come “The Avengers” e registi come Ridley Scott vogliono Ciclotte sul set. Da Hollywood a Dubai, il fascino di Ciclotte conquista il mondo della finanza, dell’arte e del cinema. Luca Bonfanti segue la promozione, le fiere luxury, la distribuzione. Nascono collaborazioni con Lamborghini, Harrods, Swarovski, Cavalli. Il senso di Ciclotte per il design si manifesta chiaramente: nonostante l’assenza di “nomi” altisonanti, non essendo disegnata da un archi-star ma da un giovane designer e prodotta da un’azienda hi-tech, e non da un marchio storico, diventa un’icona del made in Italy, perché esprime quella genialità nella semplicità che agli occhi del mondo incarna lo spirito italiano. I dati parlano chiaro. Il 95% della produzione Ciclotte finisce nella colonna dell’export. Nemo propheta in patria.
Nel corso degli anni, quella che era iniziata come un colpo di fulmine, si è tramutata in una storia d’amore sempre più solida. Ciclotte oggi è a tutti gli effetti un progetto MULTI. Design, sviluppo, produzione, promozione, commercializzazione: attraverso Ciclotte, MULTI ha affinato e implementato le funzioni e le iterazioni della filiera del design, dall’idea alle vendite. Un bagaglio di expertise che a partire da Ciclotte si è arricchito di numerose collaborazioni a progetti di design di diverso genere (luci, vetri, complementi d’arredo, domotica, eventi) che ci hanno portato oggi a costituire MULTIDESIGN, società di servizi specificatamente dedicata a progetti di design.
Nel 2018, con MULTIDESIGN, prende vita la seconda fase del progetto Ciclotte. L’obiettivo è ampliare le sue potenzialità di mercato oltre il target extra-luxury. Tutta la filiera del prodotto viene analizzata e ricostituita allo scopo di rendere più efficiente il progetto, la produzione, la promozione.
Numerosi sono i lavori, le consulenze, le partner-ship attivate da MULTI nel corso degli anni a supporto di aziende del settore design.
Mi piace citare Alias, e la linea di attrezzi fitness HGO (Home Gym Office) disegnata da Philippe Starck, che ha contribuito anche alla comunicazione e promozione facendo da testimonial con la propria immagine e il proprio pensiero/promessa: “Dobbiamo impegnarci ad amare noi stessi almeno 15 minuti al giorno, a casa, al lavoro. Bastano pochi esercizi ed una postura corretta, elegante ovviamente!”
Penso poi alla linea OM Sound System disegnata da Matteo Bazzicalupo, diffusori audio wireless a energia solare, un esempio di prodotto d’innovazione per il nuovo millennio, con un approccio smart e un concept che riunisce la qualità del design, la tecnologia del suono e l’anima ecologica dell’energia pulita.
Infine, voglio parlare dei fratelli Adriano, designer della collezione Calciobalilla realizzata in cristallo da Teckell, sotto lo slogan “Luxury is a game to play”. Oggetti amarcord di una bellezza spietata, sfacciatamente preziosi, realizzati a mano nei materiali più nobili.
MULTI ha creato una partnership commerciale tra Teckell e Ciclotte per la promozione internazionale di questi oggetti “ludici” che incarnano la non-funzione base del design: la bellezza della forma.
